Avis: Sfide, obiettivi e priorità per il futuro associativo.
È questo il titolo dato alla 64° assemblea provinciale svoltasi sabato pomeriggio a Langhirano. Presentazione dei bilanci, relazioni del Consiglio sulle attività, nomine di delegati per le assemblee regionali e nazionali ma, soprattutto, tanta voglia di parlare di futuro, di giovani e di progetti in grado di rimettere Avis al centro del panorama associativo provinciale in un periodo di ricambio generazionale non semplice.
Sulla linea delle assemblee comunali e locali del mese scorso, i giovani sono stati uno dei principali temi di discussione: “Come sezione provinciale abbiamo voluto fortemente la riproposizione di un’area giovani – ha spiegato il presidente Avis provinciale Roberto Pasini – Lo scopo è formare un gruppo di ragazzi che si dedichino all’associazione e che la prendano in mano per il futuro, anche da un punto di vista dirigenziale”.
L’altro tema focale dell’assemblea ha riguardato il tanto criticato DdL Concorrenza. Quest’ultimo, nato dopo un richiamo da parte della Comunità Europea all’Italia, andrebbe ad introdurre un rimborso spese ai donatori, nonostante nel nostro paese la legge lo impedisca. “Si tratta di una violazione del valore fondamentale del dono: la gratuità. È stata richiesta la sospensione della sua discussione e l’Avis ha mostrato che facendo squadra e mobilitandosi ha la forza di portare avanti un sistema di valori che riteniamo fondamentale” ha continuato Pasini.
Un altro argomento dibattuto è stato il forte calo del personale medico nei centri prelievi. L’approvazione del Decreto Sostegni permette l’utilizzo di specializzandi in medicina e chirurgia a fianco dei medici nei centri di raccolta del sangue come Avis, incrementando il personale a disposizione. Ma lo scetticismo è ancora forte: “Apre uno spiraglio, ma non è un risultato definitivo: ci sono ancora molti vincoli, come l’obbligo per gli specializzandi di operare in maniera gratuita e solo dopo aver svolto l’attività formativa. Questo riduce enormemente il numero e il tempo che giovani medici possono dedicare alla nostra associazione” ha concluso Pasini.
Ospiti dell’assemblea sono stati il presidente regionale Maurizio Pirazzoli e il direttore della struttura complessa Immunoematologia e trasfusionale dell’ospedale di Parma Maurizio Soli. Quest’ultimo ha ricordato come quest’anno si sia riusciti a soddisfare le esigenze locali per quanto riguarda le sacche di sangue, ma di come, allo stesso tempo, per via dell’aumento delle richieste non si sia riusciti a stare dentro la domanda regionale. Un obiettivo importante da raggiungere nel futuro più prossimo.
“Ringrazio l’assemblea provinciale di Parma perché lascia sempre molti spunti utili – ha terminato Pirazzoli – fare rete tra noi e ascoltare dal primo all’ultimo membro di Avis è l’unica strada per un futuro solido. Solo così potremo essere sempre presenti per aiutare chi avrà bisogno e offrire un servizio fondamentale per il nostro paese”.
Erano presenti e sono intervenuti nel dibattito anche il sindaco di Langhirano Giordano Bricoli e il Dr. Valerio Giannattasio, direttore del distretto Sud Est dell’Usl
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