Il progetto è stato pensato per essere destinato alla Scuola Primaria, sia su classi standard che pluriclassi.
Il progetto ha come obiettivo l’aumento della consapevolezza emotiva, la comprensione delle emozioni primarie e secondarie, del rapporto fra esse attraverso l’utilizzo dei colori come espressione di uno stato d’animo. Imparare a conoscere le proprie emozioni tramite i colori, comprenderle, separarle e identificarle permette di conoscere meglio se stessi per costruire un ponte coi desideri e i bisogni di ogni bambino.
Il progetto è volto a stimolare i bambini ad osservare e conoscere il proprio stato d’animo, per aiutarli ad acquisire la capacità di identificare un’emozione e veicolarla verso comportamenti positivi, introducendo il concetto di “solidarietà” nel senso più lato, senza la necessità di focalizzarsi su specifici gesti come la donazione (come ad esempio quella di sangue) ma semplicemente educando al valore del volontariato che è al tempo stesso un dare/avere per chiunque doni qualcosa.
Non esiste un’emozione “sbagliata” come non esiste un colore “migliore”, condividere le emozioni aiuta a capire che non si è soli, non si è soli nemmeno a provarle e che insieme si possono affrontare.
Il laboratorio è intrinsecamente legato alla visione iniziale del cortometraggio animato.
Il film inizia con una gara di atletica nel campo sportivo della scuola elementare. Lily, la protagonista, sta disputando una gara di corsa quando un suo compagno in vantaggio inciampa e cade. Lei esita un istante combattuta dalla voglia irrefrenabile di vincere la corsa oppure fermarsi ed aiutare il suo amico in difficoltà, decide però di proseguire la corsa. Lily vince la gara ma durante la premiazione, il suo sorriso si spegne osservando l’amico infortunato. Intanto una ragazzina con i capelli rossi gli si avvicina e lo aiuta a rialzarsi accompagnandolo fuori dal campo. Nonostante la vittoria Lily prova per tutto il giorno uno strano senso di colpa, come se questa non ripagasse la scelta di non aiutare il suo amico.
Quella sera Lily guardando fuori dalla finestra della sua camera, scorge all’improvviso la stessa ragazzina dai capelli rossi che aveva aiutato il suo compagno. Incuriosita, esce di casa e la insegue fino ad addentrarsi nel parchetto del suo quartiere.
Mentre sta per raggiungerla, la ragazza dai capelli rossi inciampa e cade in una pozzanghera, scomparendo. Lily si inginocchia verso la pozzanghera cercando la ragazzina con le mani nell’acqua. Quando la superficie si calma la sagoma della ragazza riaffiora, ma è solo il riflesso di Lily stessa, e si accorge di avere ora i capelli rossi!
È mattino, un raggio di sole entra dalla finestra, Lily si sveglia nel suo letto e scopriamo che era semplicemente un sogno.
Quella mattina sul vialetto della scuola vede il suo amico dolorante mentre si dirige verso l’ingresso. Tutti gli corrono accanto e passano oltre. Lily, ripensando al sogno fatto quella stessa notte, gli si avvicina e lo aiuta a camminare.
Tutto il video si basa sulla trasformazione del colore dei capelli di Lily da BLU a ROSSO.
La chiave di lettura è strettamente legata all’interpretazione ed all’evoluzione delle emozioni provate da Lily.
Così come succede per il colore dei capelli, lei passa dal senso di colpa e conseguente tristezza iniziali…al un fortissimo desiderio di solidarietà ed empatia verso il suo amico infortunato. Si rende conto che il suo senso di colpa nasceva dall’aver anteposto un suo successo individuale al suo istinto di dare aiuto.
Così come per Lily nel cortometraggio, lo stato d’animo dei bambini durante il laboratorio viene rilevato coi colori. Il colore ci trasmette effetti psicologici ed emotivi e rende più semplice la loro interpretazione.
Per una comprensione più immediata ed in linea con quanto presentato durante la visione, le emozioni devono necessariamente rispondere ad una suddivisione per tonalità di colore. I colori caldi (giallo, arancione e rosso) vengono quindi associati ad emozioni stimolanti ed estroverse, mentre quelli freddi (violetti, blu e verdi) rimandano a quelle più cupe o introverse. Ai bambini vengono così presentate e spiegate solo cinque emozioni che saranno associate ad altrettanti colori.
Le emozioni scelte sono tra quelle primarie (Gioia, Tristezza, Disgusto e Paura) con la sola aggiunta di AMORE come associazione naturale per il colore rosso al posto della RABBIA affinché si possa preservare la distinzione tra colori freddi e caldi come descritto ed altresì perché si possa fare leva su uno dei colori AVIS come emozione estremamente positiva.
Ognuna di esse sarà oggetto di interpretazione da parte dei bambini durante il laboratorio in questione.
Gli strumenti necessari alla finalizzazione del progetto sono:
- Cortometraggio animato
- Supporto multimediale (LIM, proiettore)
- Puzzle personalizzati – da 100pz.
- Scatole di cartone costruibili e colorabili – “Scrigni delle Emozioni”
- Materiale (tempere, pennarelli, carta velina, sagome di cartoncino, ecc) dei colori individuati per rappresentare le emozioni descritte per la personalizzazione delle scatole
FASE 1 – Visione in aula del cortometraggio creato ad hoc con protagonista Lily
FASE 2 – Indagine preventiva sull’interpretazione del cortometraggio attraverso un breve botta e risposta con i bambini. Test di comprensione senza influenze interpretative esterne.
FASE 3 – Inizio del laboratorio interattivo con la costruzione, la decorazione e la colorazione degli “Scrigni delle Emozioni”
FASE 4 – Gioco di colori ed interpretazioni: vengono distribuiti ai bambini un numero preciso di tasselli del puzzle (in base al n° di bambini o alla loro suddivisione in gruppi) presentando loro situazioni tipo di vita quotidiana. Ogni bambino/gruppo sceglie quindi di riporre il suo tassello di puzzle nella scatola del colore corrispondente all’emozione che avrebbe provato nella situazione proposta.
FASE 5 – Spiegazione finale sul significato del laboratorio: dell’importanza di ogni singola emozione e del vitale incastro tra di esse. Vedi OBIETTIVO
FASE 6 – Assemblaggio finale del puzzle utilizzando i pezzi precedentemente riposti nelle scatole colorate.
Imparare a conoscere le proprie emozioni tramite i colori, comprenderle, separarle e identificarle permette di conoscere meglio se stessi per costruire un ponte coi desideri e i bisogni più profondi di ogni individuo. L’educazione alle emozioni e ai sentimenti può essere un valido antidoto a tutti gli stati d’animo distruttivi e violenti: chi è capace di distinguere e comprendere ciò che prova, lo può gestire con più facilità. A tal proposito vengono ideati proprio dei percorsi di “laboratorio del colore”, per insegnare le emozioni ai bambini mediante i colori.