È possibile donare se si soffre di allergia?

  • Durante la fase allergica sintomatica o se si sta assumendo qualsiasi terapia: non si può donare. E’ possibile farlo solo risolta la fase sintomatica e/o trascorsa 1 settimana dalla fine della terapia.
  • Invece in caso di assunzione occasionale di farmaci antistaminici è sufficiente attendere 48 ore dalla loro sospensione, purché si sia in condizioni di completo benessere.
  • La gravità dell’allergia varia da persona a persona: da una lieve irritazione e per un tempo limitato, oppure continua nel tempo, sino alla reazione anafilattica (potenzialmente pericolosa).
  • Le terapie in uso sono a base di alcuni farmaci: cortisonici, antistaminici, decongestionanti, antileucotrieni o immunoterapia.

  • E’ bene ricordare che, se si assumono farmaci, sia prescritti dal proprio medico che assunti spontaneamente, vi è una “alterazione del proprio benessere” o una malattia che lo richieda. Quindi la possibilità di donare o no dipende da quale condizione fisica e da quali medicine si stanno assumendo.
  • Per “medicina” s’ intende ogni sostanza o associazione di sostanze in grado di “esercitare un’azione farmacologica, immunologica o metabolica” (es.: farmaci dell’industria, di erboristeria, di medicine alternative, etc). Le medicine, per curare, devono passare attraverso il sangue e raggiungere i tessuti corporei dove agire.
  • La medicina assunta passa, anche se in piccola parte, nel sangue donato e poi al malato. Questi non solo non ne ha beneficio (dose troppo bassa), ma anzi può averne un danno (allergia, interazioni con altre medicine, ecc.).
  • Non esistono farmaci che siano privi di effetti collaterali ed alcuni di questi possono compromettere l’efficacia o la sicurezza della donazione.
  • Alcune Medicine sono TERATOGENE: sono farmaci che, se somministrati a una donna gravida, possono causare malformazione nel nascituro. Non possiamo sapere se il sangue donato sarà trasfuso ad una donna, un uomo o un bambino e perciò non è giusto far correre rischi aggiuntivi.